Sepoltura

sepoltura.jpgNell’ottobre del 1973 fu riportata in luce la porzione inferiore della sepoltura di un giovane epigravettiano: lo scasso medievale aveva tagliato la fossa in cui essa era contenuta distruggendola parzialmente e lasciando in loco solo gli arti inferiori, il bacino, il radio e l’ulna destri, alcune ossa delle due mani e della colonna vertebrale. Un frammento di mandibola precedentemente rinvenuto nel materiale di riporto ritrovato all’esterno del riparo è stato, con riserva, riferito allo stesso individuo.

Le analisi

Il prelievo di un campione osseo dal femore destro ha permesso di datare lo scheletro con il metodo del radiocarbonio a 13.190±90 BP (OxA-10672). Grazie alle analisi antropologiche condotte si è potuto stabilire il sesso maschile dell’individuo ed escludere un’età di morte posteriore ai 22-24 anni. La statura in vita doveva essere piuttosto modesta, aggirandosi intorno ai 163 cm.

La fossa

Scavata all’interno dei livelli musteriani, la fossa venne, in seguito all’inumazione, riempita di terriccio. Avente forma sub-ovale, era larga 50-60 cm e profonda 60 cm di media: i piedi venivano a trovarsi ad una quota leggermente maggiore rispetto al bacino ed erano rivolti verso la parete rocciosa, sulla destra del riparo.

 

La deposizione

Il defunto era stato deposto in posizione supina, orientato N/S, con gli arti distesi lungo il corpo ed il braccio sinistro leggermente flesso. Alcune pietre di provenienza locale ne ricoprivano parzialmente gli arti inferiori. Di queste, due recavano rispettivamente semplici tratti incisi (forse un simbolo femminile) l’una e la figura di un felino (un leone) e parte del profilo di un uro l’altra. Tracce di ocra rossa furono individuate su una terza pietra.

Il corredo

Sono stati rinvenuti un ciottolo calcareo sub-cilindrico con tracce d’ocra rossa, collocato tra i piedi dell’inumato, ed un grosso frammento di cavicchio osseo del corno di un bovide, posto parallelamente al femore destro e con l’apice orientato verso il cranio. E’ possibile ipotizzare che ulteriori elementi del corredo siano stati rimossi in seguito alla distruzione della parte superiore della sepoltura, durante la realizzazione dello scasso di epoca medievale.

 

Immagine:
Sepoltura epigravettiana al momento del ritrovamento
(foto: G. Guerreschi)