Sedimenti
La prima fase di occupazione a Riparo Tagliente si colloca nel Paleolitico medio ed è riferibile a gruppi di cacciatori-raccoglitori
L’ “unità inferiore”, come si usa chiamare il deposito musteriano, è caratterizzata da oltre 3 metri di depositi antropizzati. Sulla base dei dati geologici, naturalistici ed antropici, i depositi vengono riferiti al primo Pleniglaciale würmiano (60.000-40.000) e al Würm medio, fino all’interstadio di Arcy (32.000-30.000 anni fa). neandertaliani, come documentato dalla serie stratigrafica musteriana. Questa è stata sinora esplorata su una limitata estensione in due sondaggi, l’uno localizzato nell’area più interna del riparo (tt. 52-31), dove lo scavo ha raggiunto la roccia di base, l’altro nel settore esterno (parte superiore dei qq. 7-9). Negli ultimi anni sono inoltre iniziati scavi in estensione nell’area interna (settore nord).
La porzione inferiore di questi depositi comincia con sedimenti argillosi di origine colluviale (tt.52-44), le cosiddette “terre rosse”, formatisi per erosione dei versanti. In successione, diventano numerosi i clasti calcarei, riconducibili a fenomeni di termoclastismo. Tali sedimenti, ascrivibili alla prima parte del Plenigaciale, indicano lo svolgersi di un cambiamento climatico, caratterizzato da inverni freddi e piovosi ed estati calde e secche.Questi livelli sono sormontati da massi di crollo e crioclasti derivanti dal deterioramento della volta e delle pareti del riparo (tt.43-40), dovuto ad un irrigidimento climatico correlabile al primo picco glaciale. Segue un livello a loess quasi sterile nel quale sono pressoché assenti i clasti (t.39). Nella parte superiore della serie (tt.37-31) prevale l’apporto di sedimenti eolici alternato a livelli di clasti.
Immagine:
Sezione stratigrafica esterna