Raccomandazione CM/Rec(2018)8 e l’Handbook on Restorative Justice Programmes
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 18:00 alle 20:00
Dove
Persona di riferimento
L’Agenda 2030 considera obiettivi ineludibili promuovere «società pacifiche, giuste e inclusive, che siano libere dalla paura e dalla violenza», rafforzare protezione e benessere sociale, giustizia, non discriminazione: per la trasformazione del nostro mondo in un mondo sostenibile, un mondo migliore. Alla base vi è il rispetto della dignità umana, la consapevolezza che sono le persone a fare i loro mondi, e che i conflitti inascoltati o delegati mantengono aperte ferite e aumentano distanze; che le persone, per poter superare i conflitti, per rinarrare sé stesse e la propria storia in chiave trasformativa, rispetto alle emozioni negative connesse a danni generati o subiti, devono sentire riconosciute le proprie verità e ascoltati i propri bisogni di riequilibrio.
La Restorative Justice, come paradigma e nelle sue pratiche attuative, si muove esattamente in questa direzione, sia quando interviene a risanare le fratture relazionali e sociali conseguenti a un danno, sia in una funzione preventiva di socializzazione basata sul rispetto della dignità umana, su solidarietà e responsabilità, affermando e perseguendo la giustizia come valore.
All’interno di questa premessa, il Seminario esaminerà due documenti di particolare rilevanza rispetto agli sviluppi e alle attuali prospettive della giustizia riparativa: la Raccomandazione CM/Rec(2018)8 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulla giustizia riparativa in materia penale, adottata dal Consiglio il 3 ottobre 2018, e la nuova edizione dell’Handbook on Restorative Justice Programmes (unodc – United Nations Office on Drugs and Crime, 2020).
Se ne evidenzieranno portata e specificità, con un focus su funzioni e competenze del/della facilitatore/facilitatrice.