Area scavo

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La superficie archeologica attualmente in luce, ove i terreni di colluvio olocenici che coprivano i sedimenti pleistocenici sono stati asportati, è di circa 150 m2. Solo una parte di questa è attualmente oggetto di scavo, comprendendo tutto il settore nord (area protetta dall'aggetto ed area esterna) per un totale complessivo di crica 50 m2 e parte del settore sud (ca. 20 m2 in corrispondenza del limite esterno della parete aggettante) rispetto alla profonda trincea che taglia l'area di scavo. In questa trincea si concentrarono inizialmente le ricerche, mentre a partire dagli anni 70 le indagini iniziarono ad esssere sviluppate in estensione.

 
Le tecniche di scavo sono quelle classiche. La superficie è stata suddivisa in quadrati di 1 m di lato, tramite fili montati su una quadrettatura aerea, che vengono ulteriormente suddivisi in riquadri di 33,3 cm di lato (9 riquadri per m2) durante le operazioni di rimozione dei sedimenti.  A questo sistema classico di localizzazione è stato affiancato un sistema a coordinate cartesiane che utilizza un teodolite laser.

attrezzi scavo