La ricerca del Master in "Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza" sulla comunicazione della CCSVI
I primi risultati della ricerca condotta dal Master sulla comunicazione della CCSVI sono stati presentati nel corso della tavola rotonda “Medicina 2.0. La ricerca sulla CCSVI e i social media”, che si è tenuta presso l’Università di Ferrara il 3 maggio 2013.
L'elaborazione dei dati presentati ha mostrato un quadro molto più articolato, e in parte diverso, da quello prospettato da Nature e da molte opinioni correnti sul ruolo del rapporto fra Internet e medicina. Innanzitutto si è visto che esiste una continua interrelazione fra old e new media e fra le iniziative in Rete a sostegno della ricerca su CCSVI e le azioni concrete compiute al di fuori della sfera del web. In secondo luogo, a livello internazionale si è rilevata una forte variabilità fra la “pressione” esercitata sul web e la quantità di ricerca svolta nei singoli Paesi, ponendo una forte ipoteca sulla ipotesi di una significativa correlazione fra i due elementi.
Infine, si è rilevato che, accanto alla componente “antagonista” degli interventi in Rete, volti ad affermare il “diritto alla cura”, si è sviluppata una comunicazione che spesso accetta il principio di una sperimentazione e di una programmazione del servizio sanitario nazionale basato sui canoni scientifici. Non solo, i contenuti e le “conversazioni” dei pazienti e dei loro famigliari sul web possono diventare materiali utili per una migliore comprensione della malattia da parte dei medici e dei ricercatori.
Questi primi risultati sono stati ulteriormente approfonditi, con il contributo della Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla – Onlus, e nuovi dati – di prossima pubblicazione – sono stati presentati nel convegno sul ruolo delle comunità web nella ricerca medica “Medicina e salute al tempo dei social media, il caso Zamboni” che si è tenuto a Ferrara il 9 maggio 2014.