Insanie
Dettagli dell'evento
Quando
dalle 21:00 alle 23:55
Dove
Insanie
uno studio teatrale diretto da Michalis Traitsis di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio del CTU:
Michela Arcidiacono, Alessio Bellodastress, Egidio Biamonte, Camilla Brazzale, Federica Bucchicchio, Nicole Canino, Giuseppe Cota, Agnese D’Elia, Giuseppe Dino, Emilio Emma, Pietro Fabbri, Manuela Ferlito, Edoardo Forghieri, Isacco Galante, Giuseppe Guidoboni, Dimitri Lazarou, Cristiano Mavridis, Chiara Scagliante,
Antonia Strizzi, Giulia Tiozzo, Rosaria Zampino
collaborazione artistica: Patrizia Ninu
ingresso libero, info: 328 8120452
Insanie è uno studio teatrale dedicato alla memoria di Franco Basaglia in occasione del quarantennale della legge 180 che ebbe il merito di restituire diritto, dignità e cura alle persone con disagio psichico.
La finalità primaria del laboratorio “L’arte del teatro e dell’attore” diretto da Michalis Traitsis con gli allievi del Centro Teatro Universitario di Ferrara, è la ricerca dell’espressività e della creatività personale attraverso la pratica teatrale che mobilita relazioni, confronti, domande, dubbi, esplorazioni umane e artistiche.
Quest’anno la scelta del lavoro si è orientata sul tema della “follia”. Una materia molto complesso, lontano e pressoché sconosciuto alle nuove generazioni. Al di là dell’esito finale del laboratorio, il percorso individuale e collettivo si è intessuto di un minuzioso lavoro di ricerca, non privo di difficoltà e interrogativi. Si è cercato di porre l’accento sull’attualità della tematica e sulla connessione fra la riforma dell’epoca e le ripercussioni sul presente, sul senso della cura e sulla necessità di restare umani in un periodo aggressivo e negante.
Si è scelto di dare alla ricerca un taglio leggero, pur nella consapevolezza che parlare di follia è quasi sempre parlare di dolore e di esclusione. Si è voluto sottolineare soprattutto il profilo creativo, la spinta propulsiva della follia come agente di cambiamento, di forza per lo sviluppo artistico, come matrice di poesia.
Da qui l’esplorazione e la ricerca di personaggi noti, meno noti, sconosciuti, definiti folli, che hanno lasciato attraverso le loro opere un’eredità di grande spessore. E l’incontro con un uomo che nel lontano 1979 diceva che “aprire l’istituzione non è aprire una porta ma la nostra testa di fronte al malato”. Per scoprire che dietro ad ogni disagio mentale c’è sempre una persona. E Franco Basaglia mise proprio la persona al centro di una grandiosa battaglia culturale e politica attraverso la terapia della parola, della dignità, della libertà.